Il prosieguo videoludico della redazione di radio-magazine Carlo PortaMi con te: quattro chiacchiere su un gioco che fa parte di una lunga serie, “Call of duty”

Sempre nello studio radiofonico dell’istituto Carlo Porta, la redazione the Last of Radio inaugura il nuovo anno con una nuova puntata del vostro gaming preferito.

I protagonisti sono sempre Samuele Pignatiello e Marco Pappacena. Come detto in precedenza, il duo ama parlare di videogiochi: nonostante gusti diversi, si sono riuniti insieme per parlare di un videogioco che dal nome potrebbe essere una garanzia, ma che in realtà (almeno per Samuele) non ha fatto tanto clamore. Stiamo parlando di Call of duty: Warzone.

Il gioco, celebre per la saga alle spalle, si differenza dagli altri giochi per una particolarità, ovvero è solo online; infatti, si basa battle royale (battaglia reale) in cui l’obiettivo sarebbe quello di sopravvivere in un’arena che piano piano si rimpicciolisce sempre di più e essere il migliore tra i tanti giocatori. Il gioco predispone anche altre modalità online (giocatore singolo o team) come il gulag, il ritorno e il malloppo.

Il gioco si basa principalmente sul fare la guerra, nel senso di sparare e uccidere (siamo i primi a non volere queste cose, ma un gioco rimane sempre un gioco) con una varietà di armi: dal corpo al corpo, a breve distanza, lunga distanza, esplosivi, e chi ne ha più ne metta.

È gratis e disponibile su più piattaforme (dalla playstation, Xbox, dal telefono), un po’ come tutti i battle royale, ma è possibile selezionare e comprare le skin (abbigliamento) con soldi veri, ovviamente ciò non influirà sul gioco (se sei bravo sei bravo).

Il primo “warzone” uscito nel 10 marzo 2020 fu chiuso il 21 settembre 2023 con la disattivazione dei server per problemi tecnici. Ovviamente la ditta per non perdere guadagno riguardo al gioco decise allora di annunciare Warzone 2 in pianta stabile e con continui aggiornamenti per tenere testa agli altri battle royale.