La professoressa Artale ha incontrato e intervistato l’artista nella sua galleria di Milano dove è stata esposta la nuova serie di cuori “Never stop to love”
Colori, sfumature dorate accese, luci e fuoco: è questa l’arte di Enrico Di Nicolantonio, in arte Dicò, artista romano famosissimo in tutto il mondo, celebre tra le stelle di Hollywood.
L’artista ha iniziato a misurarsi con l’arte all’età di otto anni: la prima fan è stata sua mamma, che lo ha sempre spinto ad andare avanti. Si è formato presso l’istituto d’arte in via di Ripetta nel cuore della capitale (tra piazza del popolo e piazza di Spagna); nonostante il successo, sentiva ancora dentro di sé di non aver ultimato il percorso formativo. Giunto a Miami viene completamente rapito dai suggestivi e ipnotici colori “senza spazio né tempo che le persone iniziavano a definire ‘LA POP ART’’.
Tornato in Italia, nella sua Roma nel particolare, scopre anche una profonda spiritualità, che riempie quei vuoti che per anni aveva sentito nel proprio animo.
Le opere del pittore e scultore sono collezionate da molte star di Hollywood, tra cui Morgan Freeman, Dustin Hoffman, Lionel Richie, Sylvester Stallone, Penelope Cruz, Javier Bardem e Keanu Reeves.
I lavori di Dicò incontrano, trasmettono e trattengono una fluidità perenne, raggiungono sempre più persone, che appressano la sua arte.
Ho incontrato Dicò qualche mese fa nella sua galleria di Milano - Foro Buonaparte - mentre ultimava una sua opera. Come ha dichiarato nei vari servizi realizzati quella sera e andati in onda nelle maggiori reti televisive, “la novità è rappresentata da questi cuori realizzati con la materia plastica, che vado realizzando con il fuoco”.
Dunque alla Dicò Gallery è stata esposta la nuova serie di cuori “Never stop to love”, non smettere mai di amare. “È un omaggio a Burri, ho realizzato dei cuori per celebrare anche il mio matrimonio, avvenuto qualche mese fa”, ha dichiarato l’artista.
La tecnica è potente, innovativa, rapisce. Dicò, con estrema gentilezza, ha accettato di rispondere a qualche mia domanda.
Salve, grazie per aver accettato di essere intervistato. Che ruolo hanno le donne nella sua arte?
“Hanno il ruolo più bello: parto dalla prima Marilyn Monroe, che è stata un’icona mondiale, fino ad arrivare al ritratto di mia moglie. La donna è il mio personale punto di riferimento come artista e come uomo”.
Qual è la persona che le è rimasta più nel cuore tra i personaggi famosi a cui ha donato un’opera?
“Sicuramente Papa Francesco, quando gli ho donato l’opera del Gesù l’emozione è stata fortissima”.
Che rapporto ha con la fede?
“La spiritualità della mia arte nasce in un momento particolare della mia vita: mi è apparso Gesù. Ho riportato quell’immagine in un tatuaggio che porto sempre con me e nell’opera che ho donato a Papa Francesco”.
In che modo l’arte può formare i ragazzi?
“Stiamo creando proprio un’Accademia, in cui darò il mio personale contributo, su spinta e richiesta dei genitori di molti ragazzi, miei amici e clienti. L’arte è tutto per i ragazzi. Dovrebbe essere una materia fondamentale sin dalla scuola primaria. È una terapia in grado di far superare la depressione, lo stress, il momento delicato che abbiamo vissuto tutti dopo il Covid e il successivo isolamento dovuto al lockdown”.
Qual è la città più bella del mondo e perché?
“È Roma, è un museo a cielo aperto, alzi gli occhi e la vedi contenere meraviglie. Però purtroppo dovrebbe essere maggiormente valorizzata”.
Grazie a un grandioso artista, profondamente sensibile. Grazie a Dicò.