Puntata speciale della redazione: una chiacchierata veloce su fatti realmente accaduti. Ascolta qui la puntata…

Giovedì 13 febbraio, nello studio radiofonico della scuola, è nata in maniera spontanea una puntata inerente all’amore, ma rispetto alle altre volte in cui abbiamo parlato di Cupido abbiamo discusso di amore vero e amore virtuale. I protagonisti della puntata sono stati: Carlo Badiini, Roberto Todaro, Matteo Martinez, Jenny Zheng, Beatrice Carretto.

Inizia l’educatore Carlo che con un'introduzione alla puntata lancia l’argomento della discussione: amore, tradimenti e relazione online. Spiega come sia facile innamorarsi ma anche difficile mantenere le relazioni.

La palla passa poi a Beatrice che racconta la storia della sua vita e la definizione di cosa sia per lei veramente l’amore: “le emozioni non sono facili da gestire, soprattutto dal vivo. Per esempio, una persona timida avrà più difficoltà a relazionarsi con altre persone, perciò tenderà ad andare sui social”.

Si inizia dunque a parlare di amore virtuale.

“L’amore virtuale non potrà mai essere degno dell’amore vero. L’amore è contatto fisico, uno sguardo rubato, il cuore che batte forte per l’emozione e la paura di fare brutte figure davanti alla tua cotta, cosa che l’amore virtuale non potrà mai avere, perché dietro uno schermo la gente può essere veramente crudele e mentire per puro divertimento”, si dice dunque ai microfoni.

Matteo ha fatto anche il suo intervento dicendo che in amore non ci devono essere barriere che ostacolino l’amare. “Un professore saprà gestire meglio certi aspetti sulla vita sentimentale, a differenza di un ragazzino della nostra età che avrà il pensiero di buttarsi a capofitto e sperare per il meglio (nessuno ha mai parlato del 100% di successo)”, si ascolta ancora in radio.

Poi è il turno di Jenny, che ci racconta quanto ci è rimasta male per la sua storia passata. In mezzo alla discussione c’è stato anche l’intervento di un filosofo, sempre professore della scuola, che ci ha dato una perla sulla vita in generale e sull’amore: “chi non rischia non proverà mai il gusto di avere l'ebbrezza e il possibile traguardo raggiunto”.

Poi verso la fine della puntata, è stato lanciato uno spezzone del noto film “Will Hunting, il Genio Ribelle” del 1997 di Gus Van Sant: ci ha aiutato parecchio a comprendere il nesso tra le emozioni gestite male e la necessità di riflettere prima di fare qualcosa.