Abbiamo intervistato Cataloo, un promettente giovane artista che sogna i grandi palchi.

Dai primi passi ai desideri futuri, ci racconta progetti, traguardi, ambizioni

La trap - “trappola” - è un sottogenere musicale dell'hip hop, derivante dal southern hip hop, nato nel Sud degli Stati Uniti e sviluppatosi tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni 2000. In origine faceva riferimento ad ambienti legati alla malavita e all’inizio non era un genere vero e proprio. Fino ai primi anni del 2000 il termine indicava semplicemente un luogo (le trap house), ma successivamente cominciò a essere utilizzato per indicare la musica collegata a quel contesto. Il primo trapper ad aver portato questo genere in Italia è stato Sfera Ebbasta.

La redazione “7 per la musica” ha condotto la trasmissione radio e ha intervistato un giovane trapper. Dopo aver rotto il ghiaccio parlando dei mondiali di calcio e della probabile squadra vincitrice, abbiamo parlato del rap, delle origini e degli artisti che hanno portato il genere in Italia. Sono stati trasmessi 2 pezzi di musica trap: “Storie tristi” di Paky e “Mamma mia” di Sfera Ebbasta. In seguito siamo entrati nel vivo dell’intervista a Calatoo, artista emergente di 15 anni.

 

Presentati, come ti chiami, da dove vieni?

Mi chiamo Calato, vengo da Cesate e ho 15 anni. Sono un artista emergente.

Da cosa è nata la tua passione per la musica?

La passione è nata quando ho iniziato a fare il DJ alle feste.

 

Ci spieghi il perché del tuo nome?

Il mio cognome è Calati, mi hanno aiutato i miei amici a sceglierlo come nome.

 

Dove ti vedi tra 10 anni?

Mi vedo sopra un palco.

 

Perché hai scelto proprio il mondo della musica?

La musica è la mia passione da sempre, fin da bambino.

 

Che scuola frequenti?

Frequento la scuola cinematografica.

 

Dove scrivi le tue canzoni?

Le mie canzoni le scrivo un po’ ovunque: in treno, a casa, in giro. Quando mi vengono le idee le canzoni le scrivo sulle note del telefono.

 

 

Redazione 7 per la musica