L’articolo è stato scritto da Aquino Beatrice, Bordeos Nicolo, Folco Maila, Lorusso Emanuele e Magli Morgan

La malnutrizione o la fame nel mondo viene definita dall’OMS: “Uno stato di squilibrio, a livello cellulare fra i rifornimenti di nutrienti e di energia, troppo scarso per assicurare il mantenimento, le funzioni, la crescita e la riproduzione del corpo umano”. Viene intesa quando una persona assume meno delle calorie necessarie per il fabbisogno giornaliero, all’incirca 2.100 calorie per l’uomo e 1.800 per la donna. Se vengono assunte quantità minori costantemente, il corpo umano comincia a rallentare le sue attività fisiche e mentali, risentendone anche il sistema immunitario. Le persone più colpite sono i bambini causando un percentuale molto alta di mortalità nel mondo.
NL12 21Le altre possibili cause possono essere la povertà estrema, la mancanza di investimenti nell'agricoltura ma anche da non sottovalutare gli agenti atmosferici e le condizioni climatiche. Le guerre e i conflitti contribuiscono alla distruzione dell’agricoltura portando alla diminuzione delle risorse alimentari con la conseguenza del rincaro dei prezzi. Un altro pilastro molto importante è lo spreco alimentare che causa la fame nel mondo soprattutto nei Paesi del Terzo Mondo che non hanno a disposizione i fondi economici.
In media, ogni anno nel mondo, un milione di bambini con meno di 5 anni muore a causa della malnutrizione; ad oggi oltre 13.5 milioni di bambine e bambini con meno di 5 anni sono in pericolo di vita a causa della malnutrizione acuta e grave. Nel 2020, 45.4 milioni di bambini sotto i 5 anni erano gravemente malnutriti, numero che entro la fine del 2022, si stimava arrivasse a 59 milioni invece nel 2023 si è arrivati a 735 milioni di persone malnutrite. Il Covid-19, la guerra in Ucraina, in Israele e i fenomeni climatici estremi come siccità, allagamenti e terremoti hanno portato ad aumentare a livelli mai raggiunti prima la malnutrizione e la fame nel mondo; infatti il pianeta sta affrontando la più grave emergenza alimentare del 21° secolo.
Nel settembre 2015, 193 leader mondiali hanno sottoscritto un impegno per il raggiungimento di 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile.
Raggiungere “Fame Zero” entro il 2030 diventerà sempre più lontano e verrà mancato con un margine di quasi 660 milioni di persone; per questo motivo l’Agenda 2030 ripropone come obiettivo sradicare la fame e tutte le sue forme di malnutrizione ovunque nel mondo nei prossimi 15 anni. Il World Food Programme (WFP) è la principale organizzazione umanitaria e agenzia delle Nazioni Unite impegnata a salvare e migliorare le vite, fornendo assistenza alimentare nelle emergenze. Per poter sconfiggere la fame si potrebbero adottare delle piccole accortezze come ad esempio ridurre lo spreco di cibo, donando ciò che non viene utilizzato alle associazioni che aiutano chi si trova in difficoltà, sostenere il mercato equo e solidale e supportando le associazioni che sostengono i Paesi in via di sviluppo.
Gli scompensi alimentari di malnutrizione di una dieta ipocalorica portano alla mancanza di macronutrienti e micronutrienti. La carenza di macronutrienti come i glucidi porta a una formazione di corpi chetonici, sostanze tossiche per il cervello, effetti negativi sul metabolismo osseo e lipidico, inefficienza renale, affaticamento, alterazione dell’umore, depressione e infine ansia. I protidi invece causano affaticamento precoce, difficoltà di concentrazione e apprendimento, malumore, indolenzimento muscolare, alle articolazioni e alle ossa. Infine i lipidi causano l’aumentano del rischio di infiammazioni responsabili di molte gravi condizioni come malattie cardiache, ictus, diabete e cancro. I micronutrienti come le vitamine causano debolezza, pallore, irritabilità, mal di testa, insonnia e fiato corto. Invece una mancanza di sali minerali porta a stanchezza fisica e mentale, debolezza muscolare, difficoltà di concentrazione, crampi muscolari e sonnolenza. Come ultima causa, ma la più importante, è la mancanza di acqua, questo comporta disidratazione, vomito, diarrea e insufficienza renale provocando drasticamente la morte della persona.