Chiara di Radio-Magazine “PortaMi con te” intervista la Prof.ssa Clara Artale

Intervista con l'autrice di “Cronaca di donne, da Pandora al pandoro – Appunti sparsi sul senso di colpa (dolci inclusi)”

Nel saggio, che è un viaggio nella storia e nella mitologia alla ricerca del modo in cui la donna è stata descritta, l’autrice si chiede: è nato prima il senso di colpa femminile o la sensazione che la colpa sia delle donne? Da Pandora in poi, che a causa della propria curiosità ha scoperchiato il vaso disobbedendo a Zeus e liberando tutti i mali (da allora in giro per la terra), nel testo incontreremo una serie di donne incriminate e vedremo se davvero sono responsabili (piccolo spoiler: no).

Come ha detto Clara, “ho scritto il mio libro sia per le donne che per gli uomini. Nel testo ho fatto un grande utilizzo di parentesi, in cui ho inserito una parte colloquiale, diretta soprattutto alle donne ma pensata e progettata anche per la lettura maschile. Questo espediente e l’ironia spariscono quando ci si avvicina agli ultimi due capitoli, F di femminicidio e Senza fine. Qui probabilmente parlo soprattutto agli uomini e do la mia personale versione dei fatti: l’amore finisce come ogni altra cosa, si può amare per sempre una persona ma mai trattenerla per sempre. Mi ha ispirato la riflessione sulla condizione della donna, che ancora fatica a imporsi come figura libera, slegata dalle convenzioni, dai vecchi dettami della società, dai pregiudizi in generale. Per secoli alle donne è stato preparato un cantuccio, in cui occuparsi solo delle questioni familiari; adesso gli eventi sono cambiati e sono in evoluzione, ma mi chiedo se la società è veramente pronta ad accettare le nostre rivoluzioni”.

A proposito della nascita del libro, la prof.ssa Artale ha aggiunto che “la parte embrionale - come ho scritto nella nota dell'autrice - è stata istintiva, necessaria quasi; l'idea di scrivere di donne è arrivata quando non ci pensavo ed ero in attesa di andare al mare. Mentre mi preparavo ad andare altrove qualcosa ha bussato alla mia porta. Nel testo ci sono delle parti in cui mi sono documentata, ho studiato insomma, ma non mi sono mai forzata, ho seguito sempre il flusso”.

Rispetto al senso di colpa, l’autrice ha specificato che è “completamente sovrastata dal senso di colpa, credo da sempre. Attraverso i commenti di molte donne che hanno già letto il libro ho potuto avere conferma del fatto che è una costante della mente femminile. Ci sentiamo in colpa quando diciamo no, quando voliamo verso la parte più libera di noi stesse. Le donne che nel passato soprattutto si sono ribellate e hanno cambiato rotta spesso sono state criticate, additate. Mi chiedo nel testo senza prendermi troppo sul serio se è nato prima il senso di colpa femminile o la sensazione che la colpa sia delle donne. Pandora, Elena ed Eva sono le tre donne a cui mi rifaccio in questo discorso tutto incentrato e costruito sulle responsabilità”.

Alla domanda “cos’è il femminismo per te” Artale ha spiegato che “è un movimento fluido e in cammino come lo siamo noi donne. Credo che abbia subito nel passato dei forti pregiudizi e delle connotazioni negative e credo che ciò non riguardi solo il passato. Secondo me è un movimento al femminile che riguarda donne e uomini; sicuramente non basta essere donne per essere femministe. Quando tutte ci sentiremo al pari degli uomini saremo sicure di noi stesse e inizieremo la scalata verso la consapevolezza di noi stesse”.

Rispetto alla modalità di scrittura in questa opera, la prof.ssa l’ha definita “a metà, che è un concetto che mi rappresenta: spesso mi sento incastrata tra un sì e un no, tra un vado e un resto. Il titolo denota questa immobilità: da una parte cronaca quindi il racconto temporale, storico e documentato, dall'altra parte appunti quindi una forma in potenza, abbozzata, ruvida, acerba. E lì in mezzo ci sono io, tesa e in attesa di acchiappare fonti vere e pensieri miei, intenta a trascrivere l'Antico e ad appuntare frasi”.

Per ascoltare l’intervista pubblicata su Spotify il 25 novembre, in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, cliccare qui.